Roma: un appartamento degli anni ’50 si trasforma in un sogno surrealista grazie a La Macchina Studio
Nel cuore del quartiere Appio Latino a Roma, dove il fascino della storia antica si mescola al brio della vita contemporanea, si nasconde un appartamento degli anni ’50 che va ben oltre le apparenze. Questo luogo straordinario è stato infatti trasformato in un set surreale dove realtà e finzione si intrecciano in perfetta armonia, dando vita a un capolavoro architettonico che sfida ogni aspettativa.
Un connubio tra arte, teatro e design
A guidare questa trasformazione mozzafiato è il duo romano noto come La Macchina Studio, i cui fondatori, Gianni Puri ed Enrica Siracusa, vantano un approccio multidisciplinare all’arte e al design. Il loro studio è il risultato di una sinergica collaborazione tra architettura, teatro, musica e illustrazione.
Un’esplosione di colori e materiali
Con audaci scelte di colori e ingegnosi stratagemmi di design, La Macchina Studio ha reso questo appartamento un’esperienza unica e fantastica. L’appartamento presenta un’esplosione di colori e materiali, sapientemente miscelati per creare un’atmosfera surreale e onirica.
Un dialogo tra passato e presente
La capacità di coniugare passato e presente è evidente nella scelta dei materiali e dei colori. La zona giorno, ad esempio, rappresenta un’audace dichiarazione di stile e personalità. Una netta fascia di marmo nero e Botticino divide gli spazi, creando un sorprendente passaggio tra le diverse funzioni.
Un’esperienza immersiva
L’appartamento di La Macchina Studio non è solo un luogo da abitare, ma un’opera d’arte da vivere a pieno titolo. Ogni dettaglio è studiato per immergere il visitatore in un’atmosfera onirica e surreale, dove i confini tra realtà e immaginazione si dissolvono.
Un progetto che ispira
Il progetto di La Macchina Studio è un esempio di come l’architettura possa andare oltre la sua funzione pratica e trasformarsi in un’esperienza emozionante e coinvolgente. Un invito a sognare e a vedere il mondo con occhi nuovi.
Vai all’articolo completo >>>
